SOPRAVVIVENZA IN MONTAGNA
LA SOPRAVVIVENZA IN MONTAGNA
COME SOPRAVVIVERE AI CLIMI RIGIDI DI UNA MONTAGNA
L’ambiente montano nasconde sempre pericoli, e così come il mare, la montagna non perdona gli errori.
Le persone inesperte e poco attente possono ritrovarsi facilmente dinanzi a seri problemi.
La montagna è famosa per le condizioni meteorologiche che cambiano nel giro di poche ore, queste veloci variazioni atmosferiche possono trasformare una semplice scarpinata in un dramma per coloro che si sono avventurati senza attrezzatura e ricambio vestiario.
I principali pericoli che si possono incontrare in montagna sono: valanghe, caduta di sassi e frane, crepacci, nebbie, bufere e forti venti, temporali, clima rigido con pericoli di congelamento, morene franose, torrenti e cascate.
Nel mondo, ogni anno: turisti, alpinisti, escursionisti e sciatori perdono la vita tra le montagne e spesso la principale causa è una valanga.
LE VALANGHE:
Per evitare una valanga bisogna leggere la neve, per farlo si prende una racchetta da sci o un bastone e si testa il terreno per vedere se la neve è compatta o a strati.
Quando è compatta la neve è consistente, al contrario quando è a strati il bastone o la racchetta da sci sprofonda improvvisamente nel terreno, in quest’ultimo caso bisogna stare attenti; anche una curva sbagliata con i vostri sci potrebbe farvi crollare addosso tutto il fianco della montagna.
Talvolta le valanghe vengono innescate da sciatori e snowboarder inesperti.
IL FREDDO:
L’assideramento è sempre un pericolo sulle montagne, le temperature molto fredde possono portare al congelamento, per questo è necessario prestare particolare attenzione alle estremità cioè mani, piedi, viso…
…bisogna osservare la pelle che diventa dapprima sempre più rossa e poi nera (cancrena).
L’ipotermia o assideramento comincia quando la temperatura interna del corpo umano scende sotto i 35 gradi. Si considera ipotermia grave quando la temperatura interna raggiunge i 26 gradi, al di sotto dei 24 gradi si considera l’ipotermia come letale.
Il congelamento dei tessuti avviene quando la loro temperatura scende sotto i 4 gradi, l’azione del freddo colpisce subito il naso le orecchie, le dita e i piedi, questo perché sono le parti del corpo più esposte, bisogna quindi coprirle e tenerle al caldo.
L’esposizione prolungata di mani e piedi a forte freddo può portare i tessuti a necrotizzarsi in modo irreversibile, in questi casi purtroppo è necessario procedere con l’amputazione, anche se si può attendere diversi giorni o addirittura settimane prima di procedere con l’operazione chirurgica.
Esempio di mano congelata con gonfiore e colore rosso fuoco.
Particolare attenzione va dedicata allo scongelamento che deve essere graduale per evitare gravi ferite causate dell’espansione troppo veloce dei vasi sanguigni. Se si hanno le mani congelate o comunque molte fredde NON metterle assolutamente sopra il fuoco ma farle riscaldare gradualmente col suo calore.
Non bere MAI alcolici per riscaldarsi, poichè all’inizio danno un senso di calore ma subito dopo provocano un raffreddamento drastico del corpo.
Possibilmente bere una bevanda calda e zuccherata.
Per tenere al caldo le mani si possono mettere sotto le ascelle.
LA MARCIA:
Per camminare più agevolmente sulla neve soprattutto se molto soffice ci si può aiutare con della racchette da neve. Se non le si possiedono, si possono tranquillamente costruire in breve tempo.
Basta trovare due rami di legno verde flessibile, legarli alle estremità e poi fare un intreccio di corda o di rametti.
Esempi di costruzione di fortuna delle racchette da neve:
Per coprire in minor tempo una discesa ripida sulla neve, si può glissare il pendio utilizzando un’ascia da ghiaccio come freno, se non la si possiede si può utilizzare un legno resistente o una racchetta da sci spezzata a metà. Per scivolare lungo il pendio bisogna lasciarsi andare, frenando con l’ascia da ghiaccio quando si glissa troppo velocemente.
GLI ORSI:
Nell’ambiente montano, soprattutto marciando nel bosco bisogna fare attenzione gli orsi, se notate degli alberi graffiati è stato sicuramente un orso che ha marcato il territorio raschiando i suoi artigli sulla corteccia.
Di rado gruppi formati da molte persone vengono attaccati da un orso, questo perchè molte persone vuole dire molto rumore.
Se siete soli, quindi, urlate e sbattete qualcosa che faccia rumore per tenere gli orsi alla larga.
Se andate in una zona ad alto rischio orsi portate un fucile o una pistola caricata con munizioni non letali, cioè a salve o al pepe, per spaventare l’orso (non uccidetelo se non siete proprio costretti), può tornare utile anche uno spray al peperoncino incapacitante contro gli orsi.
ACQUA:
Non succhiare mai la neve o il ghiaccio se si ha sete, fareste solamente perdere al corpo calore prezioso, meglio scioglierle al fuoco in piccole dosi.
FUOCO:
COME COSTRUIRE UN RIPARO NELLA NEVE:
Diciassette delle montagne più alte degli Stati Uniti si trovano in Alaska, ecco perchè molte persone ogni anno partono per sciare sui monti innevati dell’Alaska.
Ogni anno oltre 1 milione di turisti visitano l’Alaska e oltre 500 scompaiono.
Le temperature sulle montagne dell’Alaska possono raggiungere i meno 60 gradi.
Tenere sempre a portata di mano un orologio per verificare l’ora, in Alaska nel periodo estivo ci sono circa 24 ore di luce. Evitare di avventurarsi in questi posti nel periodo invernale, oltre al forte freddo, la notte dura tutto il giorno ed è praticamente impossibile orientarsi senza fari e grosse torcie.
A queste latitudini il giorno dura circa 6 mesi e la notte altrettanto.
IL CIBO:
Si possono trovare bacche (come quelle di ciliegio tardivo o bacche di salmone per il loro colore arancione), il ginseng (è anche un ottima piante medicinale), la radice della patata eschimese (contiene moltissimi amidi e carboidrati, si dice sia la fonte di cibo più preziosa di tutta l’Alaska. Viene meglio cotta).
Nei fiumi si possono pescare salmoni rosa e salmoni reali. Per catturarli potete costruire un arpione a doppia punta servendovi di un lungo bastone resistente a cui avete creato due punte affilate. Per utilizzare l’arpione bisogna spingere i salmoni o i pesci nell’acqua bassa per poterli infilzare e poi catturare con le mani, per farlo sbattete un bastone o lanciate delle pietre nell’acqua per spaventarli e indirizzare i pesci nel luogo desiderato.
Per pescare, invece, in acque più profonde vi serviranno amo, filo ed esca.
Sugli scogli potete trovare cozze e altri molluschi (ricordate che vanno sempre cotti).
IL BIVACCO:
In Alaska ci sono oltre 6 milioni di acri di foresta e gli alberi più diffusi sono gli abeti e gli ontani, che sono ottimi per costruire un rifugio.
In Alaska ci sono i grizzly, se non possedete un fucile per difendervi in caso di attacco cercate di conficcare all’orso un bastone negli occhi. Prima di addormentarvi lasciate quindi un fuoco accesso vicino al rifugio per tener lontani gli orsi.
Evitate di sfruttare le grotte come rifugio, l’alta presenza di orsi rende un’azione del genere molto pericolosa, anche se la grotta è vuota un orso potrebbe sempre ritornare.
A seconda dalla latitudine in cui vi trovate le ore di buio sono molto poche oppure non ci sono proprio, il nostro corpo è abituato a dormire con la notte e i primi giorni ci si può sentire disorientati. In caso di sopravvivenza è necessario riposare adeguatamente per rigenerare il corpo e la mente, nel caso in cui non riusciate a prendere sonno, dormite con una benda scura sugli occhi.
INFORMAZIONI UTILI:
Se trovate un fiume in discesa seguitelo potrebbe portarvi alla costa, in Alaska la maggiorparte di città sono situate vicino al mare. Più il fiume si allarga più è alta la possibilità che vi state avvicinando alla costa.
I fiumi glaciali sono molto freddi e possono avere correnti molto veloci, se volete attraversarli fate attenzione a non caderci dentro.
Se cadete all’improvviso nell’acqua gelida dovete subito uscire (lo shock per un immersione improvvisa in acque molto fredde può provocare anche un infarto), una volta fuori dovrete spogliarvi e strizzare i vestiti e fare del movimento per riattivare la circolazione e riscaldare il corpo.
Dovrete subito accendere un fuoco per asciugare i vestiti e recuperare calore.
Ricordate che tenere i vestiti bagnati fradici e gelidi addosso vi ucciderebbe molto più velocemente che restare nudi.
Nei grossi fiumi e nei mari dell’Alaska ci sono moltissimi pescherecci, spesso sono quest’ultimi a salvare persone disperse.
Una volta arrivati sulla costa accendete un fuoco di segnalazione per essere visti da eventuali barche di passaggio, aerei o soccorsi.
Metodi di segnalazione, METODI PER CHIEDERE AIUTO.