LE MIGLIORI PIANTE DA COLTIVARE PER LA SOPRAVVIVENZA
Se si presta attenzione alle previsioni sul futuro della terra, c’è di che preoccuparsi. I cambiamenti climatici preoccupano particolarmente, con l’aumento della temperatura e conseguenti siccità che rappresentano i pericoli peggiori per l’umanità.
E’ di questi giorni l’ultimo rapporto del panel delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale che si è riunito in Corea del Sud. Il documento riporta che con questo livello di emissioni, nel 2040 supereremo il grado e mezzo di innalzamento della temperatura e alla fine del secolo arriveremo a tre gradi. I problemi maggiori dovranno affrontarli i nostri figli. Le conseguenze di questi cambiamenti provocheranno ondate di inondazioni e siccità. Più colpite saranno le regioni costiere e in Italia lo sviluppo costiero è di 7500 km.
C’è da sperare in un’improbabile presa di coscienza mondiale e/o nello sviluppo di tecnologie pulite che possano arrestare, o quantomeno rallentare, quest’andamento preoccupante.
Intanto è meglio prepararsi ad affrontare le ipotesi peggiori e, in uno scenario di sopravvivenza a lungo termine, è necessario pianificare attentamente le esigenze alimentari. Anche il cibo accumulato alla fine è destinato a finire e la dispensa a rimanere vuota. Per questo motivo, è necessario determinare per tempo i propri bisogni e prepararsi a produrre il cibo autonomamente.
Trattandosi di coltivare cibo per sopravvivere, bisogna considerare che alcuni cibi sono migliori di altri quando si tratta di facilità di crescita, contenuto nutrizionale e facilità di conservazione. E’ necessario avere una buona conoscenza degli alimenti da coltivare e decidere quali tipi di semi fare scorta, in particolare se si dispone di spazio limitato.
Ancora oggi in varie parti del mondo, alcune popolazioni sopravvivono grazie a due o tre colture. In Nord America, molte tribù sopravvissero per gran parte dell’anno con mais, zucca e fagioli. Il Sudamerica faceva affidamento su patate, mais e fagioli. Per migliaia di anni in Cina una famiglia riusciva a sopravvivere disponendo solo di un ettaro di terra.
Ma basta pensare all’Italia all’inizio del secolo scorso quando per molti era difficile mettere in tavola più di una zuppa e pane o polenta. Nelle regioni del nord, questo tipo di alimentazione, basato in gran parte sul mais, ha come conseguenza il diffondersi della pellagra, una malattia causata dalla mancanza di vitamine del gruppo B o dell’aminoacido triptofano. La carne era riservata a poche occasioni o alle classi più agiate.
Cibo Resistente
E’ auspicabile disporre della maggior varietà possibile di vegetali. Pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, sono cibi utili e ricchi di vitamine e minerali che si possono coltivare d’estate. Bisogna però considerare che non sono resistenti e, a meno che non vengano cotti e trasformati, non si possono produrre o preservare per l’inverno.
Ipotizzando una situazione sfavorevole, è conveniente pensare alla produzione di cibi che, una volta raccolti, possono essere immagazzinati così come sono o essiccati e conservati per l’uso durante i mesi invernali. La regola per scegliere questi alimenti è: si producono d’inverno o si conservano facilmente.
Di seguito è riportato un elenco di specie raccomandate da coltivare per il sostentamento di tutto l’anno.
Fagioli
I fagioli sono uno dei cibi migliori per tanti motivi. In primo luogo sono molto ricchi di proteine, vitamine e minerali e sono anche molto ricchi di calorie, fornendo quindi molta energia necessaria per la sopravvivenza. Inoltre, i fagioli sono anche molto versatili. Possono essere mangiati freschi dalla pianta o raccolti e conservati. I fagioli hanno una durata di conservazione incredibilmente lunga quando essiccati.
Possono essere preparati in un’ampia varietà di modi, come nelle zuppe, cucinati e mangiati con il pane, o semplicemente da soli. Infine, elemento da non sottovalutare, i fagioli sono azotofissatori, cioè restituiscono l’azoto al terreno prelevandolo dall’atmosfera, prevenendo l’impoverimento del terreno. Questo li rende particolarmente utili da utilizzare nei programmi di rotazione delle colture.
ATTENZIONE: i legumi, al contrario di carne e latticini, sono poveri di alcuni amminoacidi. Per colmare tale deficit basta assumerli con i cereali, meglio se integrali. Il piatto tipico della dieta mediterranea, pasta e fagioli, non si usava dunque solo per necessità, aveva anche una ragione salutistica.
Quanto detto vale anche per altri legumi come ceci, lenticchie, piselli e fave.
Mais
Il mais andrebbe considerato come cereale perché è molto facile da coltivare ed ha una resa per ettaro circa doppia rispetto al grano. Può essere macinato e trasformato in pane, cresce e polenta. Il mais può essere combinato con fagioli per colmare le carenze proteiche presenti nei legumi.
Zucca invernale (a ciclo tardivo)
La zucca invernale è molto resistente e facile da conservare durante i mesi più freddi. Ci sono molte varietà, Trombetta, Gialla, Delicata, Acorn, Spaghetti. Si può conservare per un massimo di 6 mesi in un luogo fresco e buio ed è ottima associata a mais e fagioli.
Patate
La carenza di patate provocata dalla peronospora nel 1845, fu una delle cause principali responsabili della Grande Carestia Irlandese e provocò la morte di più di un milione di persone. Questo tanto per capire l’importanza di quest’alimento in Europa, anche se la pianta è originaria del Sud America e non era nota in nessun altro posto al mondo fino al ritorno in patria di Colombo. Dato che le patate sono facili da coltivare e si adattano bene a vari climi e tipi di terreno, il loro uso è diffuso in tutto il mondo. Possono sostenere un uomo per un lungo periodo di tempo, anche quando non hai altro cibo disponibile.
Carote
Le carote sono radici molto importanti che si conservano bene nei mesi invernali e forniscono nutrienti importanti nella dieta. Richiedono un terreno sabbioso e ben drenante. Se coltivate in una zona in cui si verificano inverni rigidi, si possono coprire con uno spesso strato di pacciame per proteggerle e lasciarle semplicemente nel terreno. Se vanno raccolte, si conservano in frigorifero o in cantina.
Cavolo
Il cavolo è un alimento base in tutto il mondo e per una buona ragione. È facile da coltivare, facile da conservare e ad alto contenuto nutrizionale, anche a cottura ultimata. Può essere utilizzato per la zuppa, con le patate, o fermentato per fare i crauti. Una volta fermentato, il cavolo durerà ancora più a lungo e fornirà una ricchezza di benefici nutrizionali per il corpo e il tratto digestivo. Se si dispone di una cantina non troppo umida, si può utilizzare una cassettina di legno, assicurandosi di distanziare i cavoli l’uno dall’altro e vanno coperti con un canovaccio. Appassiranno le foglie più esterne, che comunque sono quelle che solitamente vengono eliminate, e in questo modo possono conservarsi anche per diversi mesi.
Cavolo riccio
Meno conosciuto in Italia e da non confondere col cavolo nero tipico della Toscana, fa parte della stessa famiglia di piante del cavolo e, sebbene non sia normalmente considerato un alimento di sopravvivenza, è molto ricco di vitamine, minerali e altre sostanze e quindi utile per prevenire carenze nutrizionali che possono indebolire e rendere più inclini alle malattie. Può essere coltivato facilmente ed è resistente al freddo, il che significa che è possibile coltivarlo bene nel tardo autunno o all’inizio dell’inverno. Il cavolo riccio può essere aggiunto a tutti gli alimenti, tra cui zuppe e stufati e piatti di patate. Non è facile da conservare per lunghi periodi e quindi va usato fresco.
Patate dolci
Da poco comparse nei supermercati e mercati italiani, le patate dolci possono rappresentare un’aggiunta importante alla dieta base. Sono simili alle patate, ma hanno un indice glicemico molto più basso rispetto alle patate bianche e apportano molti più nutrienti, circa il doppio. Anche la parte aerea è commestibile e una pianta può fornire sia tuberi che verdure. Anche le patate dolci sono facili da coltivare. Anche se sono di origine tropicale e subtropicale, possono essere coltivate nei climi freddi.
Le patate dolci possono essere conservate a temperatura ambiente per un lungo periodo. Si conservano per un paio di mesi, ma, se vengono mantenute a una temperatura compresa tra 29 e 32 gradi per i primi cinque giorni dopo il raccolto (processo chiamato curing), fanno crescere una seconda pelle. A questo punto si cala bruscamente la temperatura e possono conservarsi per parecchi mesi in cantina.
Aglio
L’aglio non può mancare in un orto di sopravvivenza. È delizioso e aggiunge sapore a qualsiasi piatto. Oltre ad essere un alimento altamente nutriente, può essere usato come pianta medicinale perché è un potente antibiotico e antivirale. Aiuta anche a rafforzare il sistema immunitario, è un potente antiossidante e riduce l’ipertensione e il colesterolo. L’aglio è facile da coltivare e, una volta raccolto, può essere conservato e utilizzato durante i mesi invernali mentre si attende la crescita di un nuovo raccolto.
Erbe aromatiche
Le erbe aromatiche sono versatili e facili da conservare. Rosmarino, timo, basilico, alloro, prezzemolo e origano, possono essere coltivati durante i mesi estivi, raccolti ed essiccati per essere utilizzati durante i mesi invernali. Basta tagliare le piante, lavarle, appenderle a testa in giù all’ombra fino a quando non si asciugano, e poi conservarle in barattoli di vetro in un luogo fresco e asciutto. Molte di queste erbe sono perenni, cioè ricresceranno ogni anno, garantendo una produzione continua. Le erbe aromatiche forniscono sapore al cibo, ma anche nutrienti importanti e possiedono importanti proprietà fitoterapiche.
Come conservare correttamente patate, aglio e cipolle
Breve precisazione sulla conservazione di patate, aglio e cipolle che richiede attenzione perché, se la temperatura è troppo alta, questi ortaggi possono germogliare. Nel caso delle patate, ciò comporta la produzione di solanina che è tossica e non deve essere ingerita.
La temperatura ottimale di conservazione di questi ortaggi è di 10-15 gradi e quindi i’ideale sarebbe disporre di una cantina, ma ci si può arrangiare anche in casa.
L’importante è mantenerli al riparo dalla luce e dall’umidità. Si utilizzano cassette di legno o cesti di vimini e panni di cotone asciutti. Anche i fogli di carta utilizzati per conservare il pane vanno bene. Le patate non vanno lavate prima di essere riposte in dispensa.
Se raccolti dall’orto, aglio cipolle e patate saranno probabilmente umidi. Vanno dunque lasciati un paio di giorni ad asciugare all’ombra e poi riposti.