IL BACKPACKING
IL BACKPACKING
Potrebbe essere la prima volta che ne sentite parlare, poichè, in Italia, questo fenomeno è recentissimo. Nel nord Europa e America è già diffuso da diversi anni, da noi, invece, il fenomeno è in forte sviluppo tanto che in televisione gira già qualche programma (Backpackers, Peking Express).
Backpacking è un termine inglese (deriva da backpack, che significa zaino, sacca, ma anche dal verbo “to backpack” che significa viaggiare con la zaino in spalla). Il termine, non è stato tradotto in italiano, forse per il poco utilizzo.
Il backpacking indica un modo di viaggiare da turista in maniera indipendente, low-cost, e non organizzata.
Il backpacker in genere si sposta per lunghi periodi, talvolta in solitaria anche se nella maggior parte dei casi si muove in gruppo.
Gli scopi del backpacker comprendono:
- viaggiare.
- fare turismo.
- visitare luoghi.
- imparare le lingue.
- confrontarsi con altre culture.
- fare amicizie con le persone del posto.
- mettere alla prova le proprie capacità di adattamento.
- vivere la giornata senza organizzare le attività come, invece, si farebbe in una classica vacanza.
Di solito i backpacker hanno un budget limitato, e per gli spostamenti si servono dei mezzi di trasporto locali o fecendo l’autostop, dormono in alloggi a basso costo, all’aperto o si fanno ospitare, e mangiano cibi locali o vanno in ristoranti economici.
L’equipaggiamento del backpacker è ridotto all’essenziale, pochi indumenti semplici e uno zainetto in spalla.
Esistono 2 tipi di backpacker:
- Backpacker urbani: praticano il backpacking nella città.
- Backpacker selvaggi: praticano il backpacking nella natura.
A tratti il backpacking in mezzo alla natura può ricordare l’attività di trekking.
LO ZAINO PER IL BACKPACKING:
Deve essere leggero, pratico e funzionale.
Per la notte (sacco a pelo, sleeping pad o telo per dormire in spiaggia).
Per le intemperie (meglio evitare gli ombrelli poichè si possono rompere con il vento e ingombrano lo zaino, meglio un pratico poncho o una mantella antipioggia che una volta piegata occupa uno spazio irrisorio).
Acqua: di solito ci si porta una riserva d’acqua di circa 4 litri. Poi si cercherà o si comprerà altra acqua strada facendo. Si possono portare anche compresse per la depurazione (cloro o iodio). Indispensabile borraccia o gavetta.
Cibo e cucina: pentolino con set posate in acciaio inox e tazza. Billycan da utilizzare con un fornello portatile o su un fuoco da campo. Per i pasti si possono portare: alcuni snack, barrette energetiche, sale e zucchero, cibo liofilizzato, bustine di The, caffè, popocorn, MRE (Meal, Ready-to-Eat), jerky e pemmican, trail mix (preparato contenente un mix di frutta candita, cereali, frutta secca, e talvolta cioccolata), farina d’avena, cereali, latte in polvere, formaggi, cracker, pane, salsiccia, salame, zuppe, uvetta o altra frutta secca, burro di arachidi, pasta, riso, alimenti sterilizzati (UHT) e cibo in scatola. Il cibo può essere anche rappresentato da carne pescata o cacciata, da piante o da cibo fresco acquistato sul posto.
Altro: macchina fotografica, strumenti per accendere il fuoco, kit medico, coltello multiuso, telefono, documenti, guide e manuali, batterie, torcia, paletta, occhiali da sole, GPS, salviette, asciugamano, sapone di Marsiglia, dentifricio e spazzolino, filo interdentale e alcune lamette, ramponi, piccozza, protezione solare e mini kit di sopravvivenza.
CAPACITA’ DEL BACKPACKER:
- Basi di sopravvivenza.
- Navigazione.
- Orienteering.
- Previsioni meteo.
- Pronto soccorso.
- Segnalazione.
- Leave No Trace.
Leave No Trace: si tratta di alcune regole per vivere in armonia con la flora e la fauna. Si costituisce su 7 principi:
- Pianificare in anticipo: le persone scarsamente preparate, quando sono di fronte a situazioni inaspettate, spesso ricorrono a soluzioni drastiche che mettono a rischio l’ambiente.
- Non pestare o fare camping su superfici sensibili: quando alcuni tipi di vegetazione vengono calpestati possono rimanere danneggiati in modo irreparabile.
- Smaltire i rifiuti correttamente.
- Non alterare l’ambiente: ridurre al minimo le alterazioni del sito, come ad esempio scavare buche per il riparo, piantare chiodi negli alberi, spostare rocce, strappare rami, e rimuovere elementi.
- Minimizzare l’impatto del falò.
- Rispetto verso la natura: rispettate flora e fauna del posto.
- Essere rispettosi verso gli altri visitatori (non spostare la segnaletica, danneggiare i servizi, le zone notte…).
ULTRALIGHT BACKPACKING (ZAINO ULTRALEGGERO)
E’ una forma di backpacking che consiste nel portare lo zaino più leggero e più semplice possibile ma comunque efficace e funzionale durante un viaggio.
- Backpack leggero: inferiore a 9.1 kg,
- Backpack ultraleggero: inferiore a 4.5 kg.
Gli appassionati cercano di creare lo zaino più leggero in assoluto cercando sempre di mantenerlo utile e funzionale. Si può alleggerire uno zaino utilizzando materiali leggeri (plastiche e tessuti ultraleggeri), oggetti multiuso e riducendo al minimo gli oggetti inutili.
- Backpack super-ultraleggero (SUL – super-ultralight): peso inferiore a 2.3 kg.
- Backpack estremo ultraleggero (XUL – extreme-ultralight): peso inferiore a 1.4 kg.
ALCUNE TECNICHE PER ALLEGGERIRE LO ZAINO:
- Il fornello da campeggio per la cottura dei cibi pesa e ha bisogno di combustile, preferire accendini, fiammiferi e acciarino per accendere il fuoco in loco.
- Invece di troppe scorte d’acqua portare compresse e boraccia in modo da purificare l’acqua che troverete.
- Sostituite gli oggetti del vostro kit con altri più leggeri.
- Preferire gli oggetti multiuso a quelli per una sola funzione.
- Favorite materiali come il ripstop, silnylon, cuben fiber, dyneema, polietene (UHMWPE) che sono resistenti e ultraleggeri.
- Preferire un semplice coltello da tasca ad altri coltelli.
- Quantità minima di articoli di abbigliamento e ricambi.
- Preferire una torcia a LED rispetto ad una tradizionale.
- Molti alimenti possono essere essiccati o disidratati per ridurli dal peso dell’acqua.
I DIECI OGGETTI ESSENZIALI:
Una lista redatta, nel 1930 da un gruppo di Alpinisti, consiglia i 10 oggetti che un’escursionista, uno scalatore o uno scout dovrebbe sempre avere con sé:
- Mappa
- Bussola (opzionale il GPS )
- Occhiali da sole e crema solare
- Cibo
- Acqua
- Vestiti di ricambio
- Lampada frontale, torcia
- Kit di pronto soccorso
- Attrezzatura per accendere un fuoco
- Coltello
Nel 2003 la lista venne rivista, e aggiornata secondo un’altro schema:
- Navigazione (cartina e bussola più GPS)
- Protezione solare (occhiali da sole e crema solare)
- Isolamento termico (abbigliamento extra)
- Illuminazione (lampada frontale, torcia elettrica)
- Forniture di primo soccorso (kit e farmaci)
- Fuoco (fiammiferi impermeabili, candele, acciarino)
- Kit e attrezzi per la riparazione
- Nutrizione (cibo extra)
- Idratazione (acqua extra)
- Riparo pioggia e sistemazione per la notte (telo, bivy bag, coperta isotermica)
Inoltre vengono aggiunti altri punti per rendere più completo il kit:
- Bottiglie d’acqua e compresse per la depurazione dell’acqua (compresse iodio, biossido di cloro),
- Piccozza (se necessario)
- Repellente per insetti
- Dispositivi di segnalazione (fischietto, telefono cellulare, radio, telefono satellitare, eliografo).
- Carta igienica e paletta per scavare e seppellire rifiuti.
ESEMPIO DI ZAINO FATTO IN CASA:
Zainetto: fatto in casa (380 g).
Sistema per la notte: sacco a pelo fatto in casa con l’utilizzo di una trapunta (940 g); borsa leggera per stipare il sacco (50 g); sleeping pad in polietilene (140 g); coperta plastica per il terreno (35 g).
Protezione pioggia: telone in silnylon (340 g), 8 sostegni in alluminio per la tenda con borsa (74 g), corda (14 g).
Totale: 1,97 kg
DURATA BACKPACKING:
un viaggio può durare anche più di un mese.
RISCHI:
I backpacker durante i lori viaggi affrontano molti rischi: smarrimento, condizioni climatiche avverse, terreno difficile, corsi d’acqua insidiosi, animali affamati o pericolosi, criminalità, malattie, incidenti, infezioni, condizioni igieniche precarie, cibo e acqua infetti.
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