L’IGIENE IN UNA SITUAZIONE DI SOPRAVVIVENZA
IGIENE PERSONALE IN UNA SITUAZIONE DI SOPRAVVIVENZA
L’igiene è molto importante per mantenere il fisico efficiente ed evitare malattie, in una situazione di emergenza si può essere sottoposti a grossi stress fisici e mentali tali da portar in secondo piano la cura del corpo. Spesso in casi di emergenza la persone si lasciano andare e trascurarono il loro corpo, ma così facendo possono andare incontro a malattie anche gravi (ricordiamo ad esempio il tifo che diventa facilmente contraibile in contesti di carenza d’igiene).
La sporcizia attira insetti, mosche, acari e batteri che possono portare a malattie, infezioni o allergie.
La pulizia è indispensabile, non solo per mantenere il fisico pulito ed efficiente, ma anche per non sentirsi abbattuti psicologicamente. Come abbiamo detto più volte, il lato psicologico in una situazione estrema ricopre una fetta molto grossa, in cima alle cinque norme alla base della sopravvivenza c’è la volontà cioè la determinazione nel voler sopravvivere e lottare per la vita. Tenere il fisico fresco ci farà sentire meno appesantiti anche il solo sciacquarsi la faccia ci darà un senso di sollievo immediato.
Come possiamo fare per mantenere il fisico efficiente?
– LE MANI:
La cosa più importate è l’igiene delle mani e delle unghie. Se abbiamo trovato del cibo; prima di mangiarlo ricordiamoci di lavarci le mani, il modo più facile per prendersi dei virus è tramite il passaggio dalle mani alla bocca.
Anche le unghie delle mani devono essere ben pulite, infatti sotto l’unghia possono facilmente annidarsi e prolificare vari microrganismi, batteri, funghi, ecc…
A sua volta è anche fondamentale l’igiene degli alimenti, evitate i cibi avariati, lavateli a fondo e cucinateli sempre. Stessa cosa vale per l’igiene dell’acqua, bere solamente acqua precedentemente bollita, depurata o filtrata. Nei climi tropicali spesso nelle ore più calde della giornate è sconsigliato fare bagni in acque dolci di laghi o fiumi in quanto è possibile contagiarsi.
Teniamoci puliti tenendo sempre una particolare attenzione a faccia, ascelle, e parti intime.
– I PIEDI:
I piedi in una situazione di estrema sono gli unici nostri mezzi di trasporto e dobbiamo assolutamente tenerli produttivi, efficienti, asciutti e comodi. MAI CAMMINARE A PIEDI NUDI, utilizzare calzature integre, chiuse e possibilmente alte in modo da proteggere anche caviglie e parte bassa dei polpacci. Innanzitutto pulizia soprattutto sotto le unghie per evitare fastidiose micosi o altri dolorosi inconvenienti che rallenterebbero la marcia. Proteggiamo il piede: calze e scarpe devono sempre essere comode. Eventuali strappi nelle calze vanno riparati così come le scarpe; in caso di rottura dobbiamo ingegnarci a trovare un modo per aggiustarle. Se durante la marcia accusiamo dolori ai piedi fermiamoci, togliamo le scarpe, facciamo riposare e respirare il piede, massaggiamolo. Se eventuali corpi estranei entrano nelle scarpe, tipo sabbia, fango, polvere o anche un sassolino fermiamoci subito a pulirle. Se ad esempio durante la marcia trascuriamo per troppo tempo un piccolo sasso nella scarpa potremmo crearci delle ferite e poi doverci fermare a medicarle. Quindi, risolviamo sempre il problema alla base.
Nel caso che gli scarponi si possano inzuppare d’acqua calziamo un sacchetto di plastica o qualcosa di impermeabile.
– IL VESTIARIO:
Per la pulizia evitate assolutamente acqua sporca, se avete a disposizione solo quella dovrete purtroppo evitare di lavarvi per non peggiorare la situazione. Se non siete sicuri della pulizia dell’acqua bollitela o depuratela; anche se non la dovete bere ricordate che anche attraverso la pelle si possono contrarre infezioni.
I vestiti rappresentano un’altra parte importante per la pulizia e l’efficienza del fisico. Soprattutto la biancheria intima va lavata spesso. Quando trovate dell’acqua sciacquate bene i vestiti e togliete lo sporco. Fateli asciugare bene all’aria. Se avete occasione lasciateli asciugare al vento o al sole. E’ fondamentale non indossare gli abiti bagnati, prima di rimetterveli devono essere perfettamente asciutti. In mancanza di sapone per pulire gli indumenti potete utilizzare la cenere del bivacco.
Ricordate che gli abiti sudati e sporchi perdono di efficienza; disperdendo più in fretta il calore corporeo.
In climi caldi e umidi esiste il fastidioso problema delle punture degli insetti, cerchiamo quindi di coprire la pelle con abiti lunghi ma allo stesso tempo larghi per far respirare la pelle.
– I DENTI:
Ricordiamoci di tenere puliti anche i denti, senza spazzolino possiamo utilizzare foglie di salvia per strofinarci i denti, aghi di conifere, lavanda, camomilla. Possiamo sciacquarci la bocca con del succo di agrumi. Ottimo è anche il bicarbonato di sodio sciolto in acqua. L’echinacea con le sue proprietà medicinali è ottima per il mal di denti. Possiamo usare un filamento strappato dalla maglietta come filo interdentale.
– LA CURA DEL CORPO:
Se ci procuriamo ferite anche piccole fermiamoci subito: laviamo bene la ferita, disinfettiamola e poi copriamola bene, medicandola di tanto in tanto. Rossori sulla pelle, pruriti persistenti, gonfiori o bruciori possono essere i primi segnali di un’infezione alla pelle, non allarmiamoci però in quanto potrebbero anche essere frutto di punture di insetti o graffi con piante urticanti, limitiamoci a curare la zona come spiegato pocanzi. Ispezionate quotidianamente il vostro copro per essere certi di non avere parassiti attaccati addosso. Cogliete i segnali che il vostro corpo vi invia ad esempio problemi gastrointestinali o piressia ricorrente potrebbero essere le cause di punture di insetti, zanzare, pidocchi, pulci, mosche, zecche o dall’ingestione di alimenti sbagliati o infetti perchè poco cotti.
– RIPOSO E RIPARO:
Un altro modo per tenere efficiente il fisico è sicuramente il riposo, ogni volta che possiamo o troviamo un riparo fermiamoci e riposiamoci un paio d’ore.
Imponiamoci uno schema:
Dobbiamo trovare un riparo sicuro, asciutto e privo di pericoli (cerchiamo di prevedere prima tutti i rischi: se ad esempio c’è il pericolo di predatori creiamo un rifugio sopraelevato, se c’è pericolo di congelamento preoccupiamoci di costruirci un riparo piccolo e riscaldato e così via…)
Una volta scelto o preparato il riparo possiamo dedicarci alle altre priorità della sopravvivenza come accendere un fuoco, andare a cercare acqua, renderla potabile, andare a cercare cibo (caccia, pesca, trappolaggio, ricerche di vegetali commestibili…).
RICORDIAMOCI che tutte queste cose vanno fatte il prima possibile e non quando arriviamo allo stremo, per intenderci non dobbiamo preoccuparci di cercare un riparo quando stiamo per crollare, dobbiamo farlo PRIMA, non dobbiamo cercare cibo solo quando sentiamo i morsi della fame, dobbiamo farlo PRIMA e pensare anche per dopo; cioè se troviamo del cibo dobbiamo consumarlo a piccoli pasti e il resto conservarlo.
In condizioni estreme, la paura, la tensione, la stanchezza, la scarsità di cibo e acqua ingerite possono portare il nostro corpo e i nostri organi ad un funzionamento irregolare da come siamo abituati (tachicardia, brachicardia, dolori allo stomaco, problemi intestinali, alla vescica, fitte, stitichezza, urina scura…), cercate di non allarmarvi o impanicarvi è una cosa normale in questi frangenti.