COLTELLO MULTIUSO PER LA SOPRAVVIVENZA
IL COLTELLO PER LA SOPRAVVIVENZA
Un oggetto indispensabile che non deve mai mancare nella vostra attrezzatura per il surviving è sicuramente il famoso COLTELLO MILLEUSI DA SOPRAVVIVENZA.
Possedere un arnese da taglio in una situazione di sopravvivenza può fare sicuramente la differenza, in commercio ne esistono di diversi tipi e costo ed è facile perdersi nell’acquisto. Possiamo affermare che in caso di necessità qualsiasi utensile in grado di tagliare ci potrà essere utile (anche un coltello da tavola). Ma se vogliamo comprarne uno dobbiamo tenere in conto alcune cose, una in primis è:
cosa ci dobbiamo fare? Pesca, caccia, funghi, survival…
ma anche
dove dobbiamo andare? Bosco, montagna, savana, giungla…
Sicuramente i fattori da tenere in considerazione, oltre a quanto vogliamo spendere, sono:
- Materiale della lama: tra i materiali migliori troviamo l’acciaio inossidabile (inox) e il carbonio (carbon steel). La lama deve essere possibilmente antiruggine; per quanto riguarda le lame in acciaio inox non esiste questo problema, (questo tipo di acciaio non arrugginisce se non a contatto con prodotto nocivi), mentre il ferro e il carbonio arrugginiscono.
La lama in carbonio è leggera e molto resistente, si affila velocemente ma non tiene a lungo l’affilatura. Le lame in acciaio inox, invece, sono più igieniche, sterili e resistono alla corrosione nelle più disparate condizioni.
- La tempra della lama: la tempratura è molto importante in quanto determina la durezza e la consistenza della lama, quindi anche la durata e la qualità dell’affilatura. Se una lama non è temprata a sufficienza non reggerà bene l’affilatura ma sarà più flessibile, se invece è stata temprata troppo tenderà a scheggiarsi facilmente o a rompersi se usata impropriamente (ad esempio per fare leva) ma sarà più dura e affilata. L’indurimento del metallo in fase di produzione può essere controllato usando delle scale di consistenza. La scala di Rockwell è utilizzata per determinare la durezza dei materiali, ad esempio una lama compresa tra i 55 e i 58 Rock-well (HRC) è un buon compromesso per un coltello da escursionista o da cacciatore. Esiste anche la scala di Vickers per misurare la durezza.
- Forma, misura, dimensioni e peso: un buon coltello deve essere leggero ma resistente, di dimensioni non eccessive, comodo e non troppo lungo. Anche se queste specifiche possono non andare bene per alcuni utilizzi; ad esempio in zone tropicali si usano machete (60 cm e più di lama) e grosse lame a doppio taglio. La misura ideale di una lama si aggira dagli 8 cm fino a 15 cm max 20.
Per evitare che il coltello si rompi a metà all’altezza del manico è sempre meglio scegliere coltelli dove la lama e l’impugnatura siano un tutt’uno (cioè un pezzo unico). Il codolo deve essere rivestito con un impugnatura resistente e maneggevole, meglio se avvitato e non incollato in modo che si possa facilmente sostituire. Il manico in legno è sicuramente quello più proposto anche se esistono materiali come la micarta, g10, g11, FR-4 e FR-5 altrettanto ottimi. Evitate coltelli con impugnature in metallo o in plastica scadente. Il coltello deve adattarsi perfettamente alla forma della vostra mano per essere il più efficace possibile (ecco anche perchè la scelta del coltello è una cosa totalmente soggettiva e personale).
- Gli accessori: se desideriamo un coltello multiuso che includa accessori utili per la sopravvivenza; possiamo optare per un prodotto che contenga almeno la maggior parte di questi oggetti:
- bussola,
- pastiglie potabilizzanti per l’acqua (opzionale),
- attrezzatura per la pesca (filo di nylon e ami),
- fiammiferi al fosforo antivento e antiumido,
- acciarino,
- seghetto,
- lametta,
- altimetro (opzionale),
- mini arpione (opzionale),
- mini lancia (opzionale),
- laccio emostatico (utilissimo, ad esempio agganciato a un ramo biforcuto si può fare una fionda per cacciare piccoli animali),
- fischietto,
- lente di ingrandimento per accendere il fuoco (opzionale),
- martelletto (opzionale),
- cesoia tagliafili,
- cacciavite (opzionale),
- pietra per affilare o carta vetrata,
- ago e filo per sutura,
- bisturi (opzionale),
- set da cucito (ago, alcuni metri di filo di cotone o nylon, alcuni bottoni, una spilla da balia).
- barra al magnesio (produce scintille per accendere il fuco sfregando contro la lama del coltello),
- tabella alfabeto morse con codice internazionale di segnalazione terra-aria,
- specchietto per segnalazioni ” ELIOGRAFO” (anche se la lama del coltello pulita può comunque riflettere la luce del sole),
- dietro al fodero può anche essere stampato un righello con diverse unità di misura utile per eventuali misurazioni,
- corda (almeno 10 mt, legata intorno al fodero),
- oltre al coltello, nel fodero può essere stipata un’ulteriore lama multiuso che può tornare utile come arpione, cavatappi, tagliasagola; e se sono presenti dei fori si possono sfruttare per legarla ad un bastone e creare una lancia.
Un coltello completo dovrebbe contenere quasi tutti questi oggetti stipati tra fodero e interno manico.
Il fodero ad esempio può essere rivestito con un cordino militare utile magari per sostituire i lacci delle scarpe usurati, fare trappole, per fare legature utili alla costruzione di vari utensili, per costruire un riparo. Ricordate che saper fare bene i nodi è molto importante, date un’occhiata a questo articolo: come fare i nodi.
La lama può anche avere da un lato una parte dentellata che può tornare utile come sega.
Un buon coltello ha l’impugnatura antiscivolo e il vano superiore a tenuta stagna per potere mettere dentro gli oggetti che si possono rovinare a contatto con l’acqua (gli oggetti possono anche essere messi in bustine di plastica con chiusura ermetica).
In una situazione improvvisa di sopravvivenza difficilmente potremmo essere equipaggiati con un coltello milleusi, in questo caso la necessità aguzza l’ingegno. A secondo del luogo in cui ci troviamo possiamo ricavare un arnese da taglio affilando una scheggia di bambù o sfruttando una pietra appuntita. I rifiuti possono rappresentare un ottima risorsa sfruttabile, ormai con l’inquinamento globale possiamo trovare spazzatura in ogni parte del globo, ad esempio da una lattina si può ottenere un’utilissima lamiera affilata così come da una bottiglia si può ottenere una scheggia di vetro tagliente. La regola base è osservare, avere occhio per i dettagli, utilizzare l’ingegno ma anche la fantasia… con queste premesse possiamo sfruttare il territorio intorno a noi e gli elementi al suo interno a nostro piacimento.
ALCUNI CONSIGLI UTILI:
– Conservare la lama con cura, togliendo macchie, sostanze appiccicose organiche o vegetali e ruggine (un coltello arrugginito perde la sua efficacia nel taglio, inoltre se trascurata la ruggine mangerà letteralmente il vostro coltello).
– Tenete il coltello sempre pulito, asciutto e affilato e non adoperatelo su cose che potrebbero rovinarlo o spezzarlo.
-Non lasciarlo a contatto con il terreno, l’umidità e la sporcizia lo rovineranno.
-Tenere lontano dal fuoco.
– Possiamo pulirlo usando cenere o sabbia. Pulirlo sempre dopo ogni utilizzo aumenterà notevolmente la longevità del nostro coltello, dopo ogni uso pulisci la lama, asciugala e richiudila. Mettete un po’ di olio sulle giunture; in questo modo le lame si apriranno più facilmente.
– A temperature rigide la lama tende a diventare più fragile tenetela vicino al calore del corpo per non farla gelare, evitate colpi bruschi contro oggetti duri o la lama si spezzerà. Evitate anche gli sbalzi di temperatura (se mettete sulle fiamme una lama congelata essa si potrebbe spezzare). Se lama è troppo fredda vi si potrebbe attaccare alla pelle, se vi capita non provate a tirare l’oggetto poiché vi strappereste la cute provocandovi grosse ferite, in questo caso la soluzione ideale e urinare o versare un liquido caldo gradualmente sulla zona finché non si stacca.
– L’affilatura deve essere moderata ma fatta frequentemente.
Per affilare potete usare una pietra, la lama di un altro coltello o comunque un oggetto metallico. La pietra migliore da utilizzare è quella porosa (sassi grigi e silicei sono meglio del quarzo, ad esempio i sassi lisci presi in un letto di un fiume sono ottimi), se invece avete dietro una pietra professionale per l’affilatura o due asticelle di ceramica (una grezza e una levigata) ben venga. Prima di affilare lubrificate la lama usando dell’olio vegetale, va bene anche l’acqua o la saliva.
– Se il manico si rompe o la lama si spezza non disperatevi, in una situazione di sopravvivenza non si butta via niente; la lama anche se spezzata a metà può essere ancora sfruttata per fare dei tagli, mentre se l’impugnatura cede si può sostituire infilando la lama in un pezzo di legno duro e resistente o ricostruirla scaldando della plastica, sempre che la troviate.
– Altre informazioni sul coltello da survival: vedi qua.
Sarebbe meglio precisare che i coltelli possono essere in acciaio al carbonio, non in carbonio …
il permanganato di potassio ho chiesto in farmacia è TOSSICO
RISPOSTA:
Il permanganato di potassio, oltra ad essere un buon disinfettante e comburente viene anche utilizzato per la raffinazione della cocaina, ed è per questo che in farmacia non te lo danno (la CEE ne ha impedito la normale commercializzazione). Il fatto della tossicità è vero, infatti non bisogna ingerirlo; le compresse che venivano vendute fino a poco tempo fà, andavano comunque utilizzate rispettando i dosaggi.