COME SOPRAVVIVERE ALLA CRISI
SOPRAVVIVERE ALLA CRISI
Oggi parleremo di sopravvivenza urbana e ci soffermeremo sulle tecniche di sopravvivenza da utilizzare in caso di crisi.
TIPO DI CRISI:
- Crisi economica o recessione: riguarda il sistema economico nazionale o di più nazioni. Si parla di crisi economica quando il prodotto interno lordo o PIL diminuisce di molti punti percentuale. Il PIL rappresenta il valore totale dei beni e servizi prodotti in un paese nel corso di un anno. Se il PIL cala si ha come conseguenza l’aumento della disoccupazione, la diminuzione della produzione, la diminuzione della domanda di beni e servizi e l’inflazione.
- Crisi finanziaria: riguarda il sistema finanziario nazionale o di più nazioni (in pratica riguarda i flussi monetari di individui singoli, imprese private e pubbliche, enti ed organizzazioni anche internazionali). Si ha una crisi finanziaria quando banche ed investitori non riescono a tener fronte alla richieste di capitali da parte delle aziende e a loro volta i privati non hanno liquidità per corrispondere i loro debiti verso le banche.
- Crisi politica: si ha quando tra la popolazione e lo stato, oppure tra due o più nazioni, non si riesce a risolvere una questione per via diplomatiche. Il risultato di queste dispute può portare a ostilità, scioperi, guerriglie, e nei casi più gravi può portare a guerre civili o guerre mondiali nel caso di dispute internazionali. Le cause possono essere molteplici: disaccordi politici, religiosi, incapacità del governo di risolvere questioni di vitale importanza, invasioni di territorio, assassini di alti membri del governo, terrorismo, attacchi ai civili, crimini contro l’umanità.
- Crisi idrica: si ha quando la distribuzione di acqua potabile viene interrotta. Le cause possono essere siccità, danni alla rete idrica, catastrofi naturali, terrorismo, inquinamento grave delle falde acquifere, insufficienza delle risorse a causa del sovrappopolamento.
- Crisi alimentare: si ha quando le scorte di cibo sono scarse o insufficienti a coprire il fabbisogno regionale, nazionale o addirittura mondiale. Le cause possono essere molteplici: una grave carestia, catastrofi naturali, cataclismi, catastrofi nucleari, guerre, gravi danni ai mezzi di trasporto, crescita demografica, inquinamento critico.
IN CASO DI CRISI GRAVE:
Una crisi blanda mirerebbe solamente al nostro portafoglio, ma se la questione diventasse più grave potremmo avere difficoltà a ottenere beni e servizi essenziali quali l’acqua, il cibo, i farmaci, l’elettricità, il metano, il carburante… Inoltre potremmo perdere il lavoro, i nostri mezzi di trasporto, gli immobili, i fondi elettronici e altri beni accumulati nella vita; ma non basta potremmo addirittura dover lottare per difendere la nostra incolumità.
In caso che una grave crisi colpisca il territorio dovremmo essere capaci di essere:
- trovare e fare scorte d’acqua,
- trovare e fare scorte cibo,
- cercare un rifugio o barricare la nostra abitazione,
- riscaldarci.
Le tecniche di sopravvivenza da intraprendere, in questo caso, sono più o meno le stesse dell’articolo su come sopravvivere ad un disatro.
Vedi anche: Prepping e Kit di emergenza da 72 ore.
IN CASO DI CRISI LEGGERA:
I fattori in cui potremmo incorrere nel caso di una piccola crisi sono:
- Perdita del lavoro
- Taglio o diminuzione degli stipendi
- Allungamento dello stato di disoccupazione
- Più tasse
- Beni e servizi più cari
Per far fronte alla crisi bisogna tagliare le spese superflue per poterci mantenere in attesa che la crisi si risolva. Sicuramente una crisi lieve non è in grado di scatenare una situazione vera e propria di sopravvivenza, l’unica conseguenza che potremmo percepire sarebbe comunque correlata al denaro.
LE BOLLETTE
Se possediamo una casa, avremmo spese mensili, e le bollette arrivano puntualmente. Da questo deduciamo che dobbiamo avere un’entrata di soldi regolare per poter sostenere i costi dei nostri immobili.
Rinunciamo immediatamente alle spese superflue:
- Abbonamenti inutili.
- Piani telefonici e ADSL.
- Consumo di elettricità, acqua, gas.
Disdite i contratti telefonici e utilizzate solamente 1 telefono mobile per l’invio e la ricezione di chiamate.
Disdite la linea ADSL o se proprio non potete farne a meno scegliete una connessione meno veloce a prezzi inferiori. Se usate poco internet meglio disdire.
Se avete bisogno del web: andate da un amico, da un parente, in un internet point, in una zona Wi-fi libera, in biblioteca. Se abbiamo uno smartphone meglio scegliere internet sul cellulare con una tariffa che includa anche messaggistica e telefonia. In questo modo potremmo risparmiare parecchi soldi.
Verificare le varie offerte di energia e gas e scegliere la tariffa più conveniente dopodichè utilizziamo alcune tecniche per risparmiare sui consumi.
Se possiamo permettercelo montiamo un impianto fotovoltaico, le spese iniziali possono sembrarci alte, ma grazie al risparmio annuale sulle bollette e al conto energia nel giro di qualche anno torneremo in pari, anzi potremmo anche guadagnare oltre che avere energia autoprodotta e pulita. I pannelli dell’impianto fotovoltaico inoltre sono garantiti per 25 anni. Per una piccola abitazione un impianto da 1 a 3 Kw può già andar bene.
IL CONTO ENERGIA: è un programma europeo, per incentivare l’utilizzo di impianti fotovoltaici, che consiste in un pagamento per i kWh di energia prodotta per un certo periodo di tempo (max 20 anni). Il conto energia può essere affiancato ad una copertura parallela dei propri consumi elettrici e alla vendita dell’energia prodotta in eccesso dall’impianto.
RIDURRE I CONSUMI
L’ENI ha stilato un elenco di 24 consigli che ci possono aiutare a ridurre i consumi e risparmiare fino a 1600 euro all’anno:
- Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by (risparmio stimato: 5o € all’anno)
- Usare lampadine a basso consumo (45€ all’anno)
- Installare i riduttori di flusso dell’acqua (5o € all’anno)
- Installare valvole termostatiche sui termosifoni (9o € all’anno)
- Usare la lavatrice a temperature basse (40/60ºC) (2o € all’anno)
- Usare la lavastoviglie solo a pieno carico (2o € all’anno)
- Isolare il cassonetto degli avvolgibili (4o € all’anno)
- Non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie (3o € all’anno)
- Sostituire il vecchio frigorifero con uno nuovo più efficiente (7o € all’anno)
- Sostituire la vecchia lavatrice con una nuova più efficiente (4o € all’anno)
- Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas (33o € all’anno)
- Scegliere una caldaia più efficiente (13o € all’anno)
- D’inverno tenere in casa una temperatura di 20º C (13o € all’anno)
- D’estate ridurre l’uso del condizionatore in casa (6o € all’anno)
- Usare correttamente l’aria condizionata in auto (55 € all’anno)
- Mantenere una velocità moderata in autostrada (55 € all’anno)
- Mantenere un’andatura regolare in città (9o € all’anno)
- Utilizzare le marce alte (4o € all’anno)
- Evitare di riscaldare il motore a veicolo fermo (6o € all’anno)
- Controllare la pressione dei pneumatici almeno una volta al mese (6o € all’anno)
- Scegliere pneumatici “Fuel Saver” (8o € all’anno)
- Scegliere lubrificanti “Fuel Economy” (5o € all’anno)
- Non utilizzare accessori che penalizzino l’aerodinamica dell’auto (+1o € all’anno)
- Evitare carichi superflui in auto (+1o € all’anno)
Altri consigli:
- Spegni le luci quando non servono.
- Non lasciare scorrere l’acqua inutilmente.
- Pulisci regolarmente gli apparecchi di illuminazione: polvere, fumo e vapori grassi della cucina possono ridurre la quantità di luce emessa.
- Quando usate i miscelatori, ricordatevi di regolare il rubinetto su freddo se lo dovete aprire per pochi secondi, altrimenti riscalderete i tubi dell’acqua inutilmente.
- Preferisci la doccia al bagno: l’uso della vasca da bagno può consumare fino a 160 litri d’acqua.
- Installare un impianto solare termico.
- Usate razionalmente lo scarico del W.C. (ricordate che ogni volta che lo azionate, consumate oltre 10 litri d’acqua potabile).
- Utilizzate lavatrice e lavastoviglie solo pieno carico.
- Usate detergenti naturali, fate il sapone in casa (date un’occhiata qua).
- Non usare l’acqua corrente per pulire l’auto.
- Non coprire i termosifoni con mobili o tende.
- D’inverno tieni in casa una temperatura di 20C.
- Quando è acceso il riscaldamento tieni le finestre chiuse.
- Riscalda solo gli ambienti abitati della casa e tieni chiuse le porte delle stanze non utilizzate.
- Ricordati di spurgare l’aria dai radiatori.
- In caso di acquisto di una nuova lavatrice, scegli un modello di classe A+.
- In caso di lavori di ristrutturazione, considera che un adeguato isolamento termico delle pareti può consentire risparmi di energia fino al 70%.
- Applica guarnizioni al profilo delle finestre.
- Tieni aperto lo sportello del frigorifero il più brevemente possibile.
- Posiziona il frigorifero nel punto più fresco della cucina, lontano da fornelli e finestre.
- Installa valvole termostatiche sui termosifoni.
- Spegni il condizionatore appena possibile, quando non necessario.
- Non posizionare il condizionatore accanto a fonti di calore.
- Assicurati che porte esterne e finestre siano ben chiuse quando il condizionatore è in funzione, in modo da facilitare il rinfrescamento dei locali.
- Se puoi evita l’uso del condizionatore in estate piuttosto arieggia i locali durante la notte, evita l’ingresso di aria calda dall’esterno nel primo pomeriggio, utilizza tende o tapparelle per riparare gli ambienti.
- Posizionate tavole isolanti dietro i caloriferi.
- Ridurre gli sprechi anche davanti ai fornelli.
- Installare doppi vetri.
- Usata l’acqua piovana raccolta in contenitori per annaffiare le piante.
- Quando vi lavate i denti o vi radete spegnete non lasciate scorrere l’acqua.
L’AUTO
Mantenere un’automobile comporta dei costi (benzina, assicurazione, manutenzione, bollo e revisione). Usate solo la macchina per spostamenti lunghi, andate a piedi per le distanze inferiori ai 3 km e in bicicletta per quelle inferiori ai 10 km.
Nell’acquisto di un’automobile preferite il Diesel o le auto ibride nuove, evitate le grosse cilindrate.
Siate autosufficienti, non correte dal meccanico per ogni cosa: cambiate l’olio da soli, i filtri, le pastiglie, i dischi, la batteria, ecc… Su internet troverete delle guide molto dettagliate su come fare queste cose. Ad esempio su questo canale vengono spiegate molto bene alcune tecniche per effettuare autonomamente la manutenzione della vostra auto: ilpuntomanutenzione.it
IL LAVORO
La crisi potrebbe causarvi la perdita del lavoro, non disperate se avete perso un lavoro da dipendente sicuramente vi spetterà il vostro TFR e potrete richiedere l’indennità di disoccupazione, quindi avrete un bel po’ di liquidi per sostenervi durante la ricerca di una nuova occupazione.
La perdita del lavoro, a maggior ragione dopo anni di lunga carriera, può portare a depressione, ansia e senso di vuoto (vedi: storia di un Neet). Quello che bisogna fare è impegnare la giornate, fare qualunque cosa per non restare inermi.
Magari si può cominciare a tenere un diario annotando le cose fatte e i progressi giornalieri, l’importante e organizzarsi per non rischiare di ristagnare e far passare i giorni senza fare nulla.
L’occupazione delle giornate non deve riguardare solo la ricerca del lavoro ma deve anche riguardare i passatempi, gli sport, le amicizie, gli incontri sociali, le attività senza scopo di lucro (aiuti, volontariato…), commissioni, eccetera.
Date un’occhiata anche a questo articolo dove avevamo parlato di attività lavorative, ricerca del lavoro, redazione del CV, tipi di contratti, come affrontare il colloquio e sicurezza e rapporti interpersonali sul lavoro.
Esempio di diario per l’organizzazione giornaliera del lavoro:
(L’importante è distribuire bene le attività durante la settimana in modo da essere sempre impegnati. Ogni giorno dobbiamo almeno intraprendere un’attività dedicata alla ricerca del lavoro).
Ven 25
-Telefonare ai precedenti datori di lavoro per aggiornarli che siete disponibili.
Sab 26
-Consegnare a mano almeno 10 CV (ricerca attiva).
Dom 27
-Inviare domande di lavoro tramite internet (ricerca passiva).
Lun 30
-Andare a trovare gli ex-colleghi.
Mar 31
-Andare in comune o all’InformaLavoro o al Centro dell’impiego della propria città per valutare eventuali offerte, bandi, concorsi, iniziative, ecc…
Può sembrare stupido, ma mettere nero su bianco gli obiettivi del giorno dopo può essere molto utile, in questo modo avremo anche una prova concreta di come e quanto siamo impegnati nella ricerca del lavoro.
STOP AI VIZI
I vizi sono dei lussi e dovrebbero essere interrotti nel caso in cui non fosse più possibile fargli fronte a livello economico. La definizione da vocabolario è così redatta: il vizio è un’abitudine negativa, che spinge un individuo ad un comportamento ripetitivo, e a volte anche ossessivo, che lungo andare diventa nocivo per la persona.
I vizi e le futilità da cui siamo assuefatti sono solo frutto di una società capricciosa. Lavarsi la faccia con l’acqua calda, bere puntualmente un caffè, lasciare scorrere inutilmente litri d’acqua quando ci si lava, prendere l’ascensore per salire di pochi piani, mangiare snack e merende fuori dai pasti, prendere la macchina per spostarci di 2 o 3 chilometri, sono tutte cose non indispensabili e se ne potrebbe fare tranquillamente a meno.
Vizi come il fumo di sigaretta, il gioco d’azzardo e l’alcool possono farci consumare somme ingenti di denaro, somme che potremmo utilizzare per l’acquisto di cose molte più utili e inoltre farci vivere meglio. Spesso si sente di persone che chiedono sostentamento allo stato per l’acquisto delle derrate. Poi magari fumano, giocano, bevono, si drogano. I pochi risparmi che hanno li usano per comprarsi un pacchetto di sigarette al giorno o per giocare puntualmente la schedina, rinunciando talvolta anche a dei pasti.
STOP AL CONSUMISMO
A volte non ci rendiamo conto di spendere soldi futilmente, siamo attratti da prodotti che in realtà non ci servono ma li vogliamo avere lo stesso.
La domanda che ci dobbiamo fare è:
CI SERVONO VERAMENTE? NE ABBIAMO VERAMENTE BISOGNO?
Facciamo un esempio: Marco a maggio acquista uno smartphone da 350 euro. A dicembre vede un’altro smartphone costa di meno; 300 euro (un vero affare), inoltre ha più funzioni, è più leggero e sottile, dato che arriva natale, pensa che si potrebbe fare un regalo…
…QUESTO E’ CONSUMISMO
Il cellulare è un prodotto che Marco già possiede, il suo cellulare funziona e dato quanto lo ha pagato è un ottimo cellulare, ma nonostante questo Marco lo vuole cambiare. Marco spenderà altri soldi, per aver lo stesso identico articolo solo perche appare più moderno o ha delle specifiche in più, piccoli aggiornamenti che risultano insignificanti e non penalizzanti per l’uso che lui ne dovrà fare (cioè telefonare, messaggiare e usare il web!).
Fin da quando nasciamo veniamo bombardati dalla pubblicità. La pubblicità è dovunque sui giornali, per le strade, in TV, in radio, su internet, sul cellulare, al supermercato, sui mezzi pubblici… La nostra mente è plasmata a nostra insaputa da tutte queste immagini e informazioni che il nostro cervello comunque immagazzina anche se a noi personalmente non interessano.
Quindi stop ai consumi inutili compriamo solo quello che ci serve veramente.
LAVATEVI SENZA SAPONE!
A mali estremi… estremi rimedi.
Può sembrare assurdo ma risparmierete un po’ di soldi. Non usate più cosmetici, ritornate allo stato brado. Per millenni i nostri avi non hanno utilizzato prodotti per la pulizia del corpo, sono solo vizi, il nostro corpo è autosufficiente. Provate a lavarvi tutti i giorni solamente con l’acqua e vedrete i risultati :D. Inoltre consumerete meno acqua, quando ci si lava con il sapone la prassi è risciacquo, insaponata e risciacquo, senza sapone è solo risciacquo.
5 anni senza shampoo
Nel suo blog, Jacquelyn Baers ha raccontato la sua curiosa scelta di vita. La donna ha detto NO allo shampoo, escludendo assolutamente i prodotti chimici per capelli. Molti prima e dopo di lei lo hanno fatto, perchè effettivamente ci sono molti benefici. Jacquelyn lo ha fatto per ben 5 anni: dopo aver rinunciato allo shampoo, ha provato ad usare prodotti organici che però si sono dimostrati troppo costosi per le sue tasche. Perciò, da 5 anni a questa parte, la donna ha semplificato la sua routine, lavando i capelli soltanto con acqua, due volte alla settimana, scoprendo che la sua chioma castana diventava più sana e più morbida.
Sembra sciocco che ci siamo evoluti in creature che hanno bisogno di una serie di sostanze chimiche prodotte e commercializzate dalle grandi multinazionali, spalmate su tutto il corpo, tutti i giorni solo per tirare avanti.
Lavarsi solo con acqua? Sembra che aiuti a risolvere parecchi problemi della pelle e dei capelli. È quanto racconta il blogger americano Sean Bonner, che dopo aver letto un articolo sul tema, ha deciso di prendere il suo esempio e lavarsi senza shampoo e sapone. Sean afferma di non avere più problemi con la forfora, e che i suoi ricci ingestibili adesso sono diventati più morbidi. Racconta, ancora, di aver sempre avuto la pelle molto secca, ma senza sapone, essa è diventata soffice e in salute, come non mai.
E i cattivi odori? Secondo i suoi amici e parenti non puzza per nulla. Lui non ha nessuna intenzione di ritornare ad usare il sapone.
Oggi spendiamo miliardi di euro per l’igiene e la cosmesi. In Europa, ogni anno si consumano una ventina di chili di saponi e detersivi a persona. Inoltre molte di questa sostanze finiscono in mari, fiumi e laghi, devastando l’ecosistema. Senza contare l’inquinamento derivato delle plastiche che si utilizzano per contenerli.
L’epidermide sviluppa come prima barriera un film idrolipidico cutaneo, questo mantello ha una funzione battericida, l’utilizzo di saponi indebolisce questa barriera favorendo l’invecchiamento e rendendo vulnerabile la pelle.
Molti non si sono fermati solo a questo, alcuni hanno smesso completamente l’utilizzo di prodotti industriali (saponi, shampoo, deodoranti, profumi, gel, lacca, dentifricio, trucchi, creme, oli…). Molti di questi articoli sono stati sostituiti da prodotti naturali senza additivi, da prodotti fatti in casa o eliminati del tutto.
LA DROGA
La povertà viaggia a braccetto con il consumo di stupefacenti, è di pochi mesi fa’ la notizia:
In Grecia dilaga la droga dei poveri che spinge a uccidere (dai 2 ai 3 euro per una dose). Si chiama Sisa ed è ricavata dall’acido delle batterie dell’automobile. La disperazione di milioni di greci colpiti dalla crisi, rimasti senza lavoro e senza alcuna prospettiva di miglioramento, si sta trasformando in una pericolosissima emergenza sociale e sanitaria. Chi fa uso della Sisa – stando alle testimonianze locali – non arriva a sopravvivere più di un anno. Persone disperate, che hanno perso tutto, utilizzano droghe artigianali create con prodotti economici e spesso letali.
Stessa cosa accade nei quartieri poveri della Russia con la desomorfina e negli USA con le anfetamine e le metanfetamine. In questo caso stiamo parlando di due paesi molto ricchi e sviluppati.
PABLO TRINCIA: Servizio delle Iene sulla Krokodil: Link.
Una nuova droga viene dalla Russia, la Krokrodil, capace di mangiarti la carne.
Nel caso che una grande crisi ci porti via tutto quello abbiamo (lavoro, auto, casa, soldi), distruggere l’unica vita che abbiamo tramite la tossicodipendenza è una delle cose più stupide che si possa fare. Ricordate che i beni materiali che possediamo non sono la totalità di quello che abbiamo. Abbiamo una cosa molto più preziosa, che non ha prezzo: è LA VITA. E se siamo in salute abbiamo un’altra cosa preziosa da mettere in conto. Dobbiamo avere sempre voglia di vivere; e molto probabilmente come siamo caduti ci rialzeremo. Ci sono molte persone che stanche del sistema economico e del materialismo del mondo moderno hanno abbandonato tutto e hanno cominciato una vita da eremiti; mentre invece alcune persone cadono nella disperazione più totale se gli viene tolto qualcosa o la loro routine viene brutalmente interrotta. Ricordate che non siete soli ci sono tante persone come voi che sono nella vostra stessa situazione, confrontatevi, discutete con loro e insieme troverete una soluzione ai problemi. L’utilizzo di droghe o il suicidio non sono una soluzione, non esistono giustificazioni per un comportamento del genere soprattutto se abbiamo delle persone care. La vita per quanto brutta può diventare e sempre vita e vale la pena viverla fino in fondo, lottando con tutte le forze fino all’ultimo respiro.
Ed è proprio questo che insegna la scuola di sopravvivenza, cavarsela nelle situazioni peggiori e uscirne vincitori sopportando caldo, freddo, dolore, fatica, sete, fame, paura, solitudine, frustrazione e preoccupazioni circa il futuro.