LE ARMI
LE ARMI
LE ARMI IN UNA SITUAZIONE DI SOPRAVVIVENZA:
In una situazione estrema avere un’arma può tornare utile per:
– trovare cibo.
– cacciare, pescare.
– difenderci da animali feroci o altro.
– accendere un fuoco, ad esempio con una lama possiamo ricavare delle scintille. Se si trovano delle pietre focaie (pirite, selce…) si possono utilizzare le scintille create dal loro sfregamento per dar fuoco all’esca, oppure dallo sfregamento di una di essa contro un attrezzo di acciaio come il coltello.
– per la segnalazione: ad esempio un’arma da fuoco o una pistola a salve o lanciarazzi può essere utile per allertare i soccorsi.
– per lavorare, intagliare, o creare altri oggetti con l’utilizzo di un’arma da taglio.
Costruire un arma improvvisata:
Coltello: quando si parla di attrezzatura per la sopravvivenza la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente il coltello. Le utilità di un coltello in una situazione di sopravvivenza sono pressochè infinite. Avere un coltello dietro può fare la differenza ma se non c’è l’abbiamo dobbiamo crearne uno. A secondo del luogo in cui ci troviamo possiamo ricavare un arnese da taglio affilando una scheggia di bambù o sfruttando una pietra appuntita. I rifiuti possono rappresentare un ottima risorsa sfruttabile, ormai con l’inquinamento globale possiamo trovare spazzatura in ogni parte del globo, ad esempio da una lattina si può ottenere un’utilissima lamiera affilata così come da una bottiglia si può ottenere una scheggia di vetro tagliente.
Lancia: costituita da un lunga asta, in genere di legno, di lunghezza variabile dal metro ai 6 metri. In cima viene fissata una punta di pietra, di lamiera, di osso o di metallo, avente forma triangolare e tassativamente affilata.
Arpione: usato più per la pesca, è simile alla lancia ma la punta dell’asta si divide in tre punte che vengono tenute divaricate da uno spessore.
Arco e frecce:
- Asta: di legno flessibile (lunghezza 120 cm, la parte centrale deve essere più spessa, le estremità assottigliatele. Fate due tagli alle estremità per fissare la corda). Trattate il legno con olio o grasso animale per renderlo più elastico.
- Corda: pelle conciata o una corda qualsiasi (fissate la corda all’arco facendo un giro intorno ad esso e bloccandolo con due nodi a mezzo collo).
- Frecce: lunghe 60 cm, sottili e di legno leggero ma soprattutto dritte. Fate la tacca per appoggiare la freccia sulla corda.
- Alette direzionali: sagomate una foglia, un pezzo di carta, un pezzo di stoffa o usate delle penne o piume di uccello. Le alette devono essere legate in fondo alla freccia, devono essere 3 ed equidistanti tra loro.
- Punta: affilando la freccia stessa, oppure fissando un triangolo affilato di latta, pietra o osso.
Clava: usate un ramo dritto, duro e resistente, lungo almeno 60 cm e con un diametro di almeno 5 cm. Potete legare all’estremità una pietra a doppia punta, oppure inserire dei pezzi di selce o di osso per rendere più potente la mazza.
Pietre lavorate: sagomate o appuntite (favorire pietre vetrose come silice, ossidiana, quarzo…).
Ossa: corna, osso scapolare, costole di una carcassa.
Bolas: legate più corde tra loro e all’estremità fissate delle pietre. Le bolas hanno un ampio raggio d’azione, se lanciate possono colpire anche uccelli in volo.
Fionda: prendete un ramo resistente a forma di Y e fissate una pezzuola con due lacci elastici alle estremità del ramo. Come munizioni potete usare un sasso o tante pietre piccole per avere un raggio d’azione più ampio ma meno preciso.
Altre: atlatl, woomera, scure, boomerang, zagaglia.
I MATERIALI:
Possiamo costruire un’arma utilizzando:
- LEGNO e VEGETALI
- PIETRE
- OSSA
- CORNA
- DENTI (incisivi e canini sono i più appuntiti)
- CONCHIGLIE
- RIFIUTI (lamiera di una lattina, schegge di bottiglia di plastica o vetro…)
ELENCO DELLE ARMI SUDDIVISE PER TIPO:
- Armi da fuoco: (armi automatiche, semiautomatiche, ad azione manuale, pistole, fucili, mitra, mitragliatrici, …).
- Armi da taglio: (lame, coltelli, machete, spade, pugnali, asce, stiletti, katane…).
- Armi da lancio o da getto: (arco, fionda, lancia, balestra, catapulta, shuriken e kunai, coltello da lancio, giavellotto…).
- Armi esplosive: (bombe, mine, granate, Molotov…).
- Armi ad aria compressa: (o ad aria precompressa o con altri gas come il CO2. Le munizioni di solito sono a pallini di piombo o di plastica dura).
- Armi bianche: (mazze, clave, tirapugni, nunchaku, sai, bolas, daghe, sciabole…).
- Armi non letali: (armi a salve, taser, phaser, gas lacrimogeni, spray al peperoncino o gas OC, DSLAD, LRAD, granate stordenti, tonfa, gas OC, sfollagente, armi con proiettili di gomma, armi da paintball).
- Armi passive: (scudi, corazze…).
- Armi improprie: (catena, martello, coltelli da cucina, spranghe, tubo di piombo, piccone, multitool, piede di porco, mazza da baseball, chiave inglese…).
- Arma di distruzione di massa: (nucleari, biologiche, chimiche, radiologiche).
- Armi da guerra: (lanciarazzi, missili, armi d’artiglieria…).
In foto: armi improprie (levachiodi, cutter, martello americano, catena per la moto), arma bianca antica (mazzafrusto), armi contundenti (tirapugni, pugno di ferro con punte, sfollagente telescopico, shuriken 8 punte), arma non letale per difesa (spray al peperoncino), arma bianca da taglio (coltello a lama fissa) e arma bianca da punta (coltello da allenamento in plastica dura con lama in GRIVORY e manico in KRATON).
LA PISTOLA:
In alcuni dei precedenti articoli avevamo detto che in un kit di sopravvivenza o in una Bug-Out Bag può prendere parte anche un’arma da fuoco (pistola, fucile). E’ ovvio che in una situazione di sopravvivenza un’arma può portare un notevole vantaggio; con essa infatti potremmo cacciare grosse prede senza avvicinarci troppo, usare la polvere da sparo delle munizioni per accendere un fuoco, difenderci, spaventare, segnalare la nostra posizione, colpire bersagli ecc…
Le armi automatiche sparano in modo automatico, hanno il cosiddetto fuoco continuo. Una volta premuto il grilletto sparano fino a quando le munizioni nel caricatore si esauriscono.
Le armi semi-automatiche necessitano, invece, della pressione del grilletto per sparare ogni colpo.
LE PARTI CHE COMPONGONO UNA PISTOLA:
- Cassa (è l’anima della pistola, tiene unite le diverse parti che permettono all’utilizzatore la presa, il puntamento e il tiro. E’ composta da fusto, impugnatura e calcio).
- La canna (può essere liscia o rigata). A seconda del diametro interno della canna si stabilisce il calibro dell’arma.
- Il cane (viene armato dal grilletto, in maniera manuale o in maniera automatica. Il cane fa partire il colpo colpendo l’innesco della cartuccia tramite il percussore).
- Il calcio (fa parte della carcassa, il calcio corrisponde alla parte terminale dell’impugnatura e contribuisce ad assorbire il rinculo).
- L’otturatore (serve per chiudere la culatta e resistere alla forza di espansione dei gas).
- Il percussore (è il meccanismo che colpisce l’innesco della munizione).
- La culatta (contiene la carica e sopporta lo sforzo dell’espansione dei gas durante lo sparo).
- Il selettore di fuoco (cambia la modalità di fuoco, es. modalità sicura, modalità colpo singolo, modalità raffica…).
- La volata (parte finale della canna).
- Il tamburo (tipico delle rivoltelle, serve per alloggiare le cartucce)
- Il caricatore (in uso nelle maggior parte delle armi da fuoco, serve per alloggiare le cartucce).
- L’estrattore (è la parte destinata ad estrarre il bossolo scarico dopo lo sparo).
- Il grilletto.
- Il carrello.
- Accessori (mirino, ottiche, red hot, silenziatore, calcio aggiuntivo, caricatore extra, guance o guancette personalizzate, strozzatori, cinghie, fondine, torcia).
COM’E’ FATTA UNA CARTUCCIA:
Cosa succede dentro la pistola durante lo sparo?
Il grilletto sgancia il cane che colpisce tramite il percussore l’innesco che si trova al centro della base della cartuccia. La polvere da sparo contenuta nel bossolo fa partire il proiettile che attraversa la canna ed esce dalla volata colpendo il bersaglio mirato. Il bossolo viene estratto dalla parte superiore o laterale della pistola e un’altra munizione viene caricata (questo non accade con le armi ad azione manuale).
ACCENDERE IL FUOCO CON UNA PISTOLA:
Prendete la munizione è privatela del proiettile, all’interno del bossolo troverete la polvere da sparo (polvere infume). Togliete metà della polvere e al suo posto mettete dentro un pezzo di stoffa. Caricate la munizione in canna e sparate verso terra. La stoffa si incendierà, utilizzatela per accendere l’esca e avrete il vostro fuoco.
ATTENZIONE: non colpite l’innesco e non surriscaldate la munizione o vi esploderà tra le mani. Non perforate il bossolo.
IL PORTO D’ARMI IN ITALIA
In Italia possiamo ottenere la licenza di porto di armi per:
- Difesa personale (essa permette il porto dell’arma fuori dalla propria abitazione e ha validità annuale).
- Uso sportivo (tiro a volo e il tiro a segno)
- Uso venatorio (es. caccia)
- Licenza per collezione (permette la detenzione, ma non il porto fuori dalla propria abitazione)
- Autorizzazione all’acquisto (per acquistare armi da sparo e munizioni e per trasportarle fino al domicilio)
Licenza per la detenzione di armi: permette l’acquisto e la detenzione di armi in casa ma non consente il trasporto al di fuori della propria abitazione. Per il trasporto o lo spostamento della armi fuori casa è necessario richiedere una licenza speciale.
Licenza di porto d’armi: permette l’acquisto, la detenzione ed il porto fuori dalla propria abitazione.
Difesa personale: Per ottenere il porto d’arma per difesa personale è necessario essere maggiorenni ed avere una ragione motivata che giustifichi il bisogno di andare in giro armati.
La licenza va rinnovata ogni anno.
Uso sportivo: permette di esercitare il tiro a volo e il tiro a segno. Per il tiro a segno è necessario iscriversi presso una Sezione di Tiro a Segno Nazionale o un’associazione di tiro iscritta ad una federazione sportiva affiliata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
La licenza ha una validità di 6 anni.
Per ottenere la licenza bisognerà compilare un modulo, disponibile presso la stazione dei Carabinieri o anche tramite il sito della polizia di stato, che dovrà essere consegnato nei seguenti modi:
- direttamente a mano presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri.
- per posta raccomandata A/R con avviso di ricevimento.
- per via telematica.
La documentazione richiesta per il rilascio del porto d’armi e i costi:
- Marca da bollo da 16 euro.
- Due fototessere autentificate (si autentificano esibendo un documento di riconoscimento valido presso L’UTG).
- Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione o Autocertificazione di cittadinanza, di luogo e data di nascita, di residenza e di assenza di precedenti penali.
- Certificato medico della ASL competente attestante l’idoneità psico-fisica all’uso delle armi.
- Copia del foglio di congedo rilasciato dall’Autorità Militare attestante il servizio militare svolto (se non è stato svolto il servizio militare è necessario un certificato di abilitazione al maneggio delle armi rilasciato da una Sezione dell’Unione Italiana Tiro a Segno – UITS).
- Documentazione per dimostrare l’effettivo bisogno di portare l’arma corta per difesa personale.
Se la domanda verrà accettata saranno necessarie:
- ulteriore marca da bollo da € 16,00.
- versamento di € 1,27 intestato alla Tesoreria Provinciale dello Stato.
- versamento di € 115 su conto Tasse e Concessioni Governative – Ufficio Registro di Roma.
Ogni anno sarà necessario rinnovare il porto d’armi pagando le tasse, pagando le marche da bollo, mostrando un nuovo certificato medico, ricompilando le autocertificazioni e mostrando la documentazione della armi rilasciato dall’UITS.
Il libretto personale va rinnovato ogni 5 anni.
I costi per il porto d’armi, tra visite mediche, bolli e tasse sono di circa 200 euro annuali; escludendo l’iscrizione e l’eventuale corso presso la Federazione Italiana di Tiro a Segno UITS e ovviamente escludendo, anche, l’acquisto di armi, munizioni e accessori.
La licenza per uso venatorio è la più cara mentre quella per collezione costa di meno.